Antonio è una persona con cui ho avuto il piacere di lavorare durante il mio percorso ad Intarget.
Oltre ad essere un grande professionista, lo reputo una delle persone più simpatiche che conosca.
Oggi CEO di Digital-Hub srl che è un Incubatore Certificato ed aiuta molti giovani a trovare la propria strada nel mondo del digitale.
Vediamo cosa ci racconta in questa breve intervista!
Nome e Cognome (presentati brevemente)
Antonio Procopio, sono un appassionato di tecnologia e di innovazione.
Età (puoi tranquillamente bluffare o omettere)
50
Film preferito
Trilogia “Matrix”
Serie TV preferita
“LOST”
Canzone/album/artista preferito
Depeche Mode “Enjoy the silence”
Cosa reputi veramente importante nella tua vita?
Le mie figlie
Ora veniamo al lavoro
Che lavoro fai?
Sono il CEO di DIGITAL-HUB, un acceleratore d’impresa certificato dal MISE per supportare startup che vogliono entrare nel mercato o crescere.
Qual è stato il tuo percorso? Come sei arrivato a fare questo mestiere?
Ho iniziato come programmatore in un’azienda di Legnano, per poi fare il consulente e poi aperto un’agenzia di sviluppo web a Milano, Newmedia Solutions.
Abbiamo lavorato per diverse aziende, tra cui Lastminute.com, che nel 2013 ha poi assorbito l’agenzia.
Ho deciso poi nel 2015, dopo alcuni anni di collaborazione con Last-minute, di tornare a fare impresa collaborando prima con Intarget, primaria agenzia di digital-marketing, e poi aprendo l’acceleratore Digital-Hub
Da quanti anni lo fai?
Digital-Hub è attivamente seguita da me da circa tre anni… ma sono quasi 28 anni che lavoro nel settore ICT / tecnologia / innovazione
Per chi lavori? Hai un settore che ti piace particolarmente?
In generale ho sempre lavorato per supportare le aziende a migliorare il loro grado di digitalizzazione, facendo “digital transformation” quando ancora il termine non era di “moda”. Il settore nel quale ho lavorato molto e che mi piace è sicuramente il turismo, in senso molto ampio.
Quali sono le caratteristiche che deve avere chi vuole fare il tuo mestiere?
Due caratteristiche: empatia e resilienza.
Capacità di capire gli altri (clienti, fornitori, partner…) e capacità di andare avanti e riprendersi nonostante i fallimenti. E per le startup il fallimento, inteso come prova di una soluzione, è una cosa “normale”.
Hai mai pensato di lasciare tutto ed aprire un chiringuito come il milanese imbruttito?
No preferisco bere i cocktail piuttosto che farli per altri! Al massimo penso di andare a fare il giro del mondo in barca a vela…la mia altra passione
Raccontaci quella volta che hai sbagliato tutto
Al singolare? Diciamo “una delle tante volte”… sicuramente in una società mi sono fidato delle persone sbagliate.
Il costo (di tempo, emozionale, di risorse economiche) per interrompere la relazione di lavoro è stato alto… pesante tanto quanto un divorzio.
Ma è servita per imparare a valutare meglio le persone con cui fare i progetti e il modo di approcciare gli stessi
Raccontaci quella volte che, invece, tutto è filato liscio
Direi… mai. Il fatto che tutto fili liscio non è realistico, ci sono sempre aspetti di un progetto o di una iniziativa che non prevedi. Come dicevo, la resilienza ti porta ad andare avanti con tenacia comunque
Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro
La capacità di saper valutare le persone che vogliono realizzare la propria startup, la valutazione dell’idea di progetto e l’unione delle due cose.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Viaggiare, andare in barca, giocare a calcetto con gli amici e stare con le mie figlie
Ci consiglieresti 3 libri da leggere assolutamente per il tuo lavoro
- “Think like a monk” di Jay Shetty
- “Strategia Oceano Blu” di W. Chan Kim, Renée Mouborgne
- “Il metodo sticazzi” di Carla Ferguson Barberini
E 3 libri, invece, che non riguardano il lavoro?
- “Il ritratto di Dorian Grey” di Oscar Wilde
- “Siddharta” di Hermann Hesse
- “Narciso e Boccadoro” di Hermann Hesse
Consigliaci 2 tool essenziali per il tuo mestiere
Quando partiamo con un progetto per una startup è vitale poter testare rapidamente (e fallire rapidamente) perché l’errore inizialmente è molto più semplice da correggere.
Per questa ragione ad esempio gli strumenti che utilizziamo per posizionare / testare un’idea sul mercato sono
- MailChimp
- HubSpot
- WordPress
Secondo te, come si evolverà il tuo mestiere nei prossimi 5 anni?
In una dinamica tradizionale, come in tutti i settori che maturano, ci saranno un numero inferiori di player più “pesanti”; ci sarà un consolidamento degli attori principali, i piccoli verranno “inglobati” dai grandi… l’idea è di poter essere abbastanza grandi 🙂
Cosa ti auguri per il prossimo anno?
Mi auguro che si possa tornare a vedersi di persona più frequentemente e con serenità. La relazione umana anche fisica è la base di ogni buon rapporto personale e di lavoro.
L’ultima domanda fattela tu! Come Marzullo fatti una domanda e datti una risposta (se vuoi)
Pensi siano le startup a motivare la tua passione per l’innovazione o la tua passione per l’innovazione motiva le startup?
Bella domanda, grazie Procopio per avermele posta… penso che sia un circolo virtuoso. La passione porta a cercare e supportare startup innovative che vengono attirate come un magnete e mi spingono ancora di più a cercare innovazione.
Antonio ha un background di assoluto rispetto, ha fatto parte di colossi come lastminute.com ed intarget.
Cosa ci portiamo a casa da questa intervista?
- Il fatto che tutto fili liscio non è realistico, ci sono sempre aspetti di un progetto o di una iniziativa che non prevedi.
- Bisogna scegliere bene dove lavorare e con chi. La separazione da realtà che amiamo può essere anche più dolorosa di un divorzio
- La relazione umana anche fisica è la base di ogni buon rapporto personale e di lavoro.
I tre punti sopra elencati portano tante riflessioni che ho fatto in passato e che spero mi accompagnino per il futuro.
Ringraziamo Antonio per questa bella intervista e vi consiglio di seguirlo su linkedin https://www.linkedin.com/in/antonioprocopio/