Luca è sempre stato un punto di riferimento per la SEO Local. Ho avuto il piacere di conoscerlo ad una cena in cui mi sono imbucato insieme a Fabio Antichi al Search Marketing Connect di Rimini.
Probabilmente non si ricorderà ma per me scambiare due chiacchiere con lui è stato un piacere immenso.
Vediamo cosa ci racconta in questa bella intervista.
Nome e Cognome (presentati brevemente)
Luca Bove (https://luca.bo.ve.it), formazione informatica, mi occupo di SEO sin dal 2000, e dal 2007 mi sono specializzato nella Local SEO.
Sono il co-fondatore di una società esclusivamente dedicata al Local Search Marketing che si chiama Local Strategy, dove ci occupiamo di Tecnologia, Consulenza e Formazione per le attività locali.
Età:
Sulla cinquantina
Film preferito
Pulp Fiction e altri di Quentin Tarantino in prima fila.
Poi mi piacciono i film meno “scontati”, più bizzarri e sperimentali, ad esempio, ultimamente, ho molto apprezzato i film di Bong Joon-ho.
Serie TV preferita
Di solito non amo le serie, e odio quelle lunghe e troppo tirate. Ma ho apprezzato quelle più sul Nerd/Fantascienza/Assurdo tipo Star Trek, Mr Robot, Upload.
Canzone/album/artista preferito:
Franco Battiato, Lucio Dalla, Pixies, rock italiano anni 80/90
Cosa reputi veramente importante nella tua vita?
La famiglia e i figli.
Il rispetto verso gli altri.
La possibilità di fare cose che tutto sommato mi piacciono.
Ora veniamo al lavoro
Che lavoro fai?
Sono l’amministratore di una società (Local Strategy), e socio in un’altra (I’m Evolution) quindi posso definirmi imprenditore.
Con tutto quello che ne consegue, ovvero devi gestire persone, marketing, vendite e alla bisogna anche all’operatività. E devi pure imparare quello che non sai. Per fortuna c’è un buon supporto da parte dei soci e delle persone che ci lavorano.
Ogni tanto però divento operativo e mi definisco ancora Local SEO…
Di sicuro non c’è da annoiarsi, con tutte le cose nuove a cui pensare.
Inoltre tengo anche delle docenze in alcuni master e in alcuni corsi di formazione.
Qual è stato il tuo percorso? Come sei arrivato a fare questo mestiere?
Immediatamente dopo la laurea ho iniziato a lavorare come tecnico nell’ICT di una banca. Poi con la New Economy nel 2000 mi buttai nella mischia del mondo Digital, licenziandomi dalla banca e iniziando il percorso nel mondo del marketing digitale.
C’era un team di persone che si occupava di programmazione e io dovetti occuparmi della promozione. Così iniziai ad occuparmi di SEO, cominciai a frequentare i forum di settore, a fare le prime sperimentazioni.
Poi vari percorsi, c’è stato un intenso periodo di nerdaggine che poi è sfociato nella costituzione della prima agenzia, che esiste tuttora.
E poi nel 2007, un po’ per caso, mi sono trovato a studiare la parte Local di Google. Che è diventato il principale
Da quanti anni lo fai?
Nel mondo del digitale sono da 25 anni …
Per chi lavori? Hai un settore che ti piace particolarmente?
Tendiamo a lavorare in progetti dove possiamo dire qualcosa di valido ed ottenere un impatto reale.
Come settore principe ovviamente quello del retail, dove ci sono attività che cercano clienti su base locale (non in tutto il mondo) e dove l’obiettivo è portare persone in negozio.
Lavoriamo solitamente in ambiti complessi, principalmente per brand con molti punti vendita su cui creiamo automazione e offriamo supporto e consulenza.
Seguiamo anche brand con uno o pochi punti vendita che operano in settori complessi e che hanno bisogno di una forte strategia Local.
La parte consulenziale è il nostro pezzo forte.
Quali sono le caratteristiche che deve avere chi vuole fare il tuo mestiere?
Oltre alla professionalità, ci vuole curiosità, voglia di crescere e di continuare ad imparare.
Ma anche capacità di interagire con colleghi e professionisti in ambiti diversi.
Hai mai pensato di lasciare tutto ed aprire un chiringuito come il milanese imbruttito?
Aprire un chiringuito mica è banale, richiede comunque molte competenze molti sforzi.
E poi ci sono persone intorno a me a cui dare conto.
Ma nello spirito della domanda, SI ho pensato a fare qualcosa di completamente diverso dal mio lavoro (non un chiringuito). Ma tutto sommato il mio lavoro mi piace e con un buon Work-life balance si può fare molto
Poi non si sa mai nella vita !
Raccontaci quella volta che hai sbagliato tutto
È successo tante volte, magari fosse solo una.
Diverse volte mi sono buttato su percorsi senza metterci la testa, senza fare ragionamenti complessivi e ho sbagliato.
Ma sono stati forti insegnamenti per il dopo.
Raccontaci quella volta che, invece, tutto è filato liscio
Sono belli quei progetti in cui puoi dire “Amo i piani ben riusciti”, magari dopo mesi di risultati dubbi. E sono capitati diverse volte.
Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro
Il rispetto per tutti gli attori in gioco (cliente, collaboratori, mercato).
Saper parlare con altri professionisti.
Il mondo digitale sta crescendo a ritmi talmente sostenuti, che da una parte occorre tenersi sempre aggiornati, ma non è fisicamente possibile fare tutto al meglio.
Per questo motivo occorre saper parlare la stessa lingua degli altri professionisti, saper comunicare con loro e soprattutto saper collaborare con loro.
Quindi va bene la logica ad esempio T-Shaped per apprendere alcune competenze base quanto meno per parlare con gli altri, ma bisogna anche trovare nuovi e più profondi modi di collaborare con altri professionisti/aziende in maniera differente e probabilmente più profonda rispetto a oggi.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Ho una passione per la botanica.
Coltivo alcune specie subtropicali
E sono in alcuni club internazionali di appassionati.
Ci consiglieresti 3 libri da leggere assolutamente per il tuo lavoro
Alcuni classici …
- Location is (Still) Everything: The Surprising Influence of the Real World on How We Search, Shop, and Sell in the Virtual One di David Bell
- The Art of SEO: Mastering Search Engine Optimization (un classico
- Local strategy. Come usare al meglio Google My Business e Google Maps per acquisire i clienti dietro l’angolo (Avvertenza: è autopromozione, ma è tra i pochissimi verticali sull’argomento)
E 3 libri, invece, che non riguardano il lavoro?
- Guida intergalattica per autostoppisti
- Pensieri lenti e Pensieri veloci di Daniel Kahneman
- Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita di Nassim Nicholas Taleb
Consigliaci 2 tool essenziali per il tuo mestiere
Intanto vanno usati per bene e non farsi usare da loro 🙂 Vedo persone che portano grafici e report automatici senza alcuna elaborazione.
Quindi al primo posto: il Cervello
Per il resto di tool ce ne sono tanti
Per iniziare
- Search Console
- Analytics
- Google Trend
- CRM
- Task Manager
- Local Falcon
- Places scout
Secondo te, come si evolverà il tuo mestiere nei prossimi 5 anni?
L’unica sicurezza è che sarà differente.
Ad esempio cambiano gli algoritmi, si evolve il mercato con nuovi attori in gioco, i consumatori si comporteranno in maniera differente, ci sarà molta più automazione.
Quindi comprendere i trend, i segnali deboli e poi fare molta più strategia, meno operatività.
Sempre più importante riuscire a comprendere i dati e immaginare un futuro prossimo.
Credo inoltre che sarà importante collaborare di più tra diversi professionisti e agenzie, poiché non sarà possibile fare tutto da soli e bene.
Cosa ti auguri per il prossimo anno?
Un pochino più di tranquillità e serenità… gli ultimi anni sono stati devastanti tra pandemie e guerre. Non eravamo più abituati a scenari del genere.
L’ultima domanda fattela tu! Come Marzullo fatti una domanda e datti una risposta (se vuoi)
Luca è un grande professionista con un esperienza di oltre 25 anni. Ma è anche una persona brillante ed estremamente simpatica.
Cosa ci portiamo casa da questa intervista
- La Local Search serve a quelle attività che cercano clienti su base locale (non in tutto il mondo) e dove l’obiettivo è portare persone in negozio.
- Tra le altre cose, una delle cose importanti è quella di saper parlare la stessa lingua degli altri professionisti, saper comunicare con loro e soprattutto saper collaborare con loro. Anche in futuro, sarà importante collaborare di più tra diversi professionisti e agenzie, poiché non sarà possibile fare tutto da soli e bene.
- Gli errori ci insegnano cosa non fare in futuro e sono essenziali!
Vi consiglio di seguire questo video di Sara Petroro che mi è piaciuto molto!
Non mi resta che lasciarvi il contatto linkedin e facebook dove potete contattare Luca