Intervista: Laura Venturini – Consulente SEO – CEO di Quindo

Laura è una imprenditrice digitale che è sempre stata proiettata nel futuro. Quando ha fondato Quindo nel 2014 ha creato una agenzia fondata totalmente sullo smart working. Nel 2014!!!! Capite?

C’è ancora oggi chi considera lo smart working una “perdita di tempo” e lei ci ha scommesso, vincendo!

Scopriamola insieme in questa bella intervista!

Nome e Cognome (presentati brevemente)

Ciao sono Laura Venturini, torinese, imprenditrice, filologa, curiosa. Sono una persona entusiasta, gentile, passionale, ottimista e ambiziosa ma ho anche dei difetti.
Ah sì, e sono il consulente SEO numero 1 su Google da parecchi anni.

Età (puoi tranquillamente bluffare o omettere)

Il 13 agosto, compirò 38 anni. 

Film preferito

Mulholland Drive di Lynch, Le fate ignoranti di Özpetek e Casanova di Fellini.E poi adoro i cartoni animati. Non so quante volte ho visto Pets, Up e Bee Movie.

Serie TV preferita

Sense8, Black Mirror e, lo confesso, mi ha divertita molto Desperate Housewives.

Canzone/album/artista preferito

La musica mi piace tutta, sono decisamente onnivora. Quando mi faccio il bagno ascolto Einaudi, mentre cucino ballo cose trash tipo Myss Keta, Madonna o Elettra Lamborghini, se guido da sola canto i Muse, per i lunghi viaggi amo la disco anni Settanta/Ottanta, se sono felice ascolto la bossa nova, se sono accigliata ascolto i Cigarette after sex o i Portishead, se ho ospiti a cena Melody Gardot, se sono innamorata canto Dalida, Tenco o Vanoni, in questo periodo ascolto ossessivamente l’album “Go Go Diva” de La Rappresentante di Lista.  

Cosa reputi veramente importante nella tua vita?

L’amore, in tutte le sue forme, e lo champagne che è una forma di amore liquidoLa libertà, mia e altrui. 

Ora veniamo al lavoro

Che lavoro fai?

Sono un’imprenditrice e quindi mi occupo di varie cose (new business, marketing, selezione delle persone, coordinamento dello staff in remoto, strategia, supervisione dei progetti).
Sono CEO di Quindo, agenzia SEO.  Sono CEO e Cofounder di Veterly, startup innovativa in ambito veterinario. Sono docente nel corso triennale di Design della comunicazione in IED e docente per la Fastweb Digital Academy (SEO, Analytics, contenuti).

Qual è stato il tuo percorso? Come sei arrivata a fare questo mestiere?

Ho iniziato nel 2003 per caso con un blog su Splinder, quando ancora studiavo Filologia Moderna alla Sapienza e poi ho lavorato in tante aziende a Roma come SEO specialist e Digital Marketing Manager. Nel 2012 ho deciso di dedicarmi alla libera professione e nel 2014, viste le tantissime richieste, ho fondato Quindo la mia agenzia SEO, in smart working – da sempre – e con uno staff tutto al femminile. Ho fatto tantissime esperienze sia come SEO che come imprenditrice (e tantissimi traslochi, ho vissuto in tante città, fino ad approdare a Milano). A gennaio di quest’anno mi è stato proposto di diventare CEO di una startup (Veterly) e io amo le sfide… 

Da quanti anni lo fai?

Mi occupo di SEO da 19 anni e faccio l’imprenditrice da 8.

Per chi lavori? Hai un settore che ti piace particolarmente?

Lavoriamo per brand del design, molte realtà industriali B2B, startup, e-commerce e progetti diversissimi tra loro. A me divertono le sfide quindi settori altamente competitivi come la telemedicina, l’adult e gli e-commerce. Mi piacciono anche le “scommesse” che facciamo con persone note che ci richiedono il servizio di diritto all’oblio per la cancellazione di contenuti da Google e la brand reputation di marchi importantissimi per cui costruiamo un’immagine ad hoc nei risultati di ricerca.  

Quali sono le caratteristiche che deve avere chi vuole fare il tuo mestiere?

Per fare impresa, bisogna avere pazienza, lungimiranza, costanza e determinazione. E anche un pizzico di incoscienza, ogni tanto. Per guidare un team di lavoro, bisogna sapersi mettere in discussione, essere empatici, saper ascoltare e imparare a delegare. Per fare SEO, ci vuole tanta curiosità, pazienza e voglia di mettersi in gioco.  

Hai mai pensato di lasciare tutto ed aprire un chiringuito come il milanese imbruttito?

No, perché mi annoio alla velocità della luce. Al limite potrei aprire un franchising di chiringuitos… 

Raccontaci quella volta che hai sbagliato tutto

L’errore più grande che ho fatto è stato quello di scegliere collaboratrici non in linea con la mia visione aziendale e con lo spirito di Quindo.

Raccontaci quella volta che, invece, tutto è filato liscio

Quando ho trovato e scelto le persone giuste! 

Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro

Saper creare un team armonioso e un ambiente collaborativo all’insegna del rispetto e della fiducia reciproca. 
Gestire in modo efficiente e gentile tutte le richieste dei clienti per guidare al successo tutti i progetti. Comunicare con precisione gli obiettivi e le aspettative (sia con il team che con i/le clienti).  

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Amo passeggiare con Pitagora, il mio cane.
Scoprire nuove città e visitare mostre e musei. Cenare in ristoranti stellati. Chiacchierare con persone intelligenti, davanti a un calice di buon vino. Adoro oziare, leggendo per ore, nella vasca da bagno.
Mi diverto a giocare a ping pong e a padel, e mi rilasso cucinando (preparo un babaganoush epico).

Ci consiglieresti 3 libri da leggere assolutamente per il tuo lavoro

E 3 libri, invece, che non riguardano il lavoro?

Solo tre? Difficilissimo. Io amo leggere e ho una marea di libri preferiti.

Consigliaci 2 tool essenziali per il tuo mestiere

Se parliamo di SEO: Google Search Console e il cervello. Se parliamo di gestione dei team: Monday.com e le orecchie.

Secondo te, come si evolverà il tuo mestiere nei prossimi 5 anni?

Credo che saranno necessarie competenze sempre più verticali ma ci sarà bisogno di più figure altamente specializzate in settori diversi (ux, machine learning, data analysis, etc). Google, anche viste le tendenze degli ultimi anni, diventerà sempre più “intelligente” e risponderà a più domande, direttamente in SERP. 

Cosa ti auguri per il prossimo anno?

Vorrei continuare a veder crescere Quindo e chi ci lavora su progetti sempre più ambiziosi. Manterremo la dimensione “boutique” che a me piace tantissimo perché garantisce un output di altissima qualità ai clienti e una “dimensione umana” del lavoro. 
Vorrei fare un’exit strategica per Veterly e dare un contributo reale all’innovazione in Italia. A me, come persona, auguro di trovare un equilibrio sostenibile tra vita privata e lavoro, perché sono bravissima sulla teoria e con il mio staff ma sono pessima nella dimensione personale.  

L’ultima domanda fattela tu! Come Marzullo fatti una domanda e datti una risposta (se vuoi)

Sei felice? Sempre (o quasi). 

Laura mi è sempre piaciuta moltissimo e la seguo da anni. Ha una visione ed una lungimiranza che le invidio tantissimo e penso sia una persona da conoscere più in profondità.

Ci ha dato molti spunti in questa intervista. Cosa ci portiamo a casa

  • Lavorare in smart working è possibile. C’è bisogno di organizzazione e fiducia.
  • Bisogna sempre scegliere collaboratori in linea con la Vision aziendale. Aggiungo io che la persona più brava del mondo può non essere adatta a lavorare nel nostro team se non ha la nostra stessa visione.
  • Il work-life balance è importantissimo.

Non mi resta che lasciarvi i contatti di Laura

Per ultimo vi lascio con un video che mi ha colpito molto quando l’ho guardato 1 anno fa e che mi ha fatto apprezzare ancora di più Laura