Intervista: Federica Brancale – Data strategist

Federica è una delle persone più poliedriche che io conosca. Spazia dalla CRO ai dati alla UX al Design Thinking. É autrice di due libri e lavora con grandi brand internazionali. Ha anche un suo brand che molti conoscono https://www.themarketingfreaks.com/

Vediamo cosa ci racconta!

Nome e Cognome (presentati brevemente) 

Federica Brancale, curiosa, mangiatrice di film e libri, trovo la mia salvezza nel mare e nel gioco le mie due grandi passioni per eccellenza.

Età (puoi tranquillamente bluffare o omettere)

Quasi 33, come quelli della rinascita. 

Film preferito

Band a part – Godard 

Serie TV preferita

Criminal Minds 

Canzone/album/artista preferito

Chet Baker 

Cosa reputi veramente importante nella tua vita?

Giocare 

Ora veniamo al lavoro

Che lavoro fai?

Navigo a metà tra data strategist cioè il consulente che si occupa di organizzare i dati di un azienda (report, database, analisi ecc) ,  CRO cioè l’unione tra UX e i dati per fare test che permettono di aumentare il tasso di conversione e consulente digitale in ambito prodotto, marketing, branding e dato.

Qual è stato il tuo percorso? Come sei arrivata a fare questo mestiere?

Preparati questa è lunga.

Ho iniziato il mio viaggio come ricercatrice di mercato sperimentando analisi del target, analisi della concorrenza e analisi di mercato per vendere prodotti e servizi in Argentina per Silva Team una multinazionale B2B.

Da li mi sono appassionata al marketing digitale con varie piccole esperienze fino a ricoprire il ruolo di Marketing Manager per una PMI fiorentina del settore Housing.

Ho fondato la mia azienda Marketing freaks gestendo un blog da quasi 20.000 visite mensili e lavorando con PMI in ambito di consulenza di Digital Marketing e Digital Transformation B2B e B2C tramite metodologie innovative come Design Thinking & LEGO Serious Play.

Sono passata alla Data Analysis per il gruppo Calzedonia (Calzedonia, Intimissimi, Tezenis) dove mi sono occupata della gestione dei fornitori, creazione report per tutte le aree dell’ecommerce e raccogliendo dati ed insight utili per prendere decisioni operative insieme al team ecommerce.

Mi sono specializzata nell’ambito Web Analysis per l’agenzia Intarget: e i suoi numerosi clienti multinazionali come il gruppo L’Oréal, Unicef, Cartasì, MTV, Remax, Sofidel, Brunello Cucinelli ecc.

Dentro Intarget: mi sono poi occupata di sviluppare l’area e il team di Conversion Rate Optimization ampliando l’analisi alla parte di User Research ed analisi qualitative , creando e gestendo AB test per aziende come IBS, Gruppo De’Longi (Braun, De Longhi, kenwood), Kiko, Pampers, Cocooners ecc tramite tecniche di Agile management.

Oggi ricopro il ruolo di Data Strategist creando l’infrastruttura dati nelle aziende e creando strategie Data driven media, SEO, omnichannel e web design per i principali clienti dell’agenzia come Moncler, Ermenegildo Zegna e tanti altri. Mi ritengo una facilitatrice più che un consulente data la mia propensione alla co-creazione con le aziende con cui lavoro.

In questo viaggi è sempre presente il mio percorso di docente, partendo dal blog di Marketing Freaks e cominciando ad insegnare in master come SIDA group , Ninja Marketing, Nana bianca, POLIMODA, IED , WEMPARK e tante università come università di Barcellona , Firenze , Pisa , Siena, Genova e Calabria dove insegno tutt’ora. Grazie ad intarget: e alla mia azienda Marketing freaks ho avuto il piacere di insegnare in aziende come gruppo FIEG (repubblica, giornali di sicilia ecc), Mondadori, TIM, Vodafone e tante altre. Oggi ricopro anche il ruolo di ricercatrice per l’università di Barcellona in ambito Dati e creatività con cui ho pubblicato due libri “data driven marketing” (franco angeli 2018) e “Oltre il design thinking” (Hoepli 2021) 

Da quanti anni lo fai?

Circa 10 anni 

Per chi lavori? Hai un settore che ti piace particolarmente?

Intarget agenzia per multinazionali, Marketing Freaks, agenzia per PMI, l’università di barcellona per l’ambito di ricerca tra dati e creatività e altre università come docente. Mi piacciono tutti gli ambiti, l’importante è non fare sempre lo stesso.

Quali sono le caratteristiche che deve avere chi vuole fare il tuo mestiere?

Come competenze hard:

  • Saper analizzare i dati, sapere come si tracciano, configurano, trasformano ed elaborano a livello visivo.
  • Bisogna sapersi definire obiettivi e KPI.
  • Bisogna sapere le basi di UX e delle scienze della persuasione più una buona dose statistica.
  • Non guasta saper usare tool.

Come competenze soft invece Bisogna sapersi mettere nei panni dei clienti, essere curiosi, sperimentare, essere creativi.

Hai mai pensato di lasciare tutto ed aprire un chiringuito come il milanese imbruttito?

No, al massimo comprerei una barca a vela e farei charter. 

Raccontaci quella volta che hai sbagliato tutto

Lavorando nella CRO sbagliare è un verbo un po’ azzardato. Ho fatto tanti errori e grazie a questi ho imparato tantissimo. Ho sbagliato a non aprire un academy 5 anni fa per continuare a lavorare come consulente anche se oggi posso dire di poter insegnare davvero. Ho sbagliato a mandare una mail accusando persone con colleghi di agenzia in copia imparando che la politica è la migliore delle competenze sociali. Ho sbagliato a fidarmi di persone poco raccomandabili imparando ad osservare di più. Ho sbagliato ad impormi con un cliente quando spesso bisogna lasciarli sbagliare. Ho sbagliato a parlare in una riunione senza aver ascoltato bene, imparando ad ascoltare di più. Ho sbagliato a lamentarmi senza fare richieste. Ho sbagliato ad ascoltare e fare quello che mi diceva il cliente scoprendo così il “rip the brief”. Insomma un mondo complesso esiste solo la logica test & learn, sarà per questo che amo la CRO

Raccontaci quella volte che, invece, tutto è filato liscio

Direi mai, ho sempre gestito progetti complessi ed innovativi e se va tutto liscio vuol dire che stai sbagliando qualcosa.

Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro

L’aspetto sempre più importante è la capacità di ascoltare i clienti, capire le loro richieste e perchè te le stanno facendo così da configurare la soluzione migliore .

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Fare l’orto, sciare, andare in barca, camminare, guardare film e leggere. Un volta ho letto che il segreto della felicità era avere la biblioteca e l’orto vicino e l’ho preso in parola. 

Ci consiglieresti 3 libri da leggere assolutamente per il tuo lavoro

E 3 libri, invece, che non riguardano il lavoro?

Consigliaci 2 tool essenziali per il tuo mestiere

Google optimize e il cervello 

Secondo te, come si evolverà il tuo mestiere nei prossimi 5 anni?

La parte tecnologica sarà sempre più automatizzata (per fortuna) e la parte consulenziale di gestione del cliente sempre più importante. La creatività ritornerà ad essere un focus.

Cosa ti auguri per il prossimo anno?

Di avere il coraggio di emergere 

L’ultima domanda fattela tu! Come Marzullo fatti una domanda e datti una risposta (se vuoi)

dove ti vedi tra 20 anni? Ad applicare il design thinking alla vita, passando dal marketing alla psicologia 

Cosa ci portiamo a casa da questa intervista?

  • Come vi dicevo all’inizio Federica è poliedrica e in quello che fa ci mette sempre l’anima.
  • Bisogna sapersi mettere nei panni dei clienti, essere curiosi, sperimentare, essere creativi.
  • Sbagliare non è errato. Sbagliando si impara!

Ringraziamo Federica e se volete conoscerla meglio vi consiglio di seguirla su linkedin https://www.linkedin.com/in/federicabrancale/