Marina è una giornalista professionista che opera da molto tempo nel mondo del Digital Marketing.
Autrice di un libro e di molti scritti che trovate sparsi per la rete.
Mi confronto spesso con lei e condivide contenuti sempre interessanti su linkedin.
Scopriamola in questa intervista
Nome e Cognome (presentati brevemente)
Marina Perotta navigatrice curiosa della vita.
In realtà sono una SEO, quindi mi occupo soprattutto per aziende editoriali del posizionamento organico dei contenuti sui motori di ricerca e analizzo i risultati, ma ti confesso che mi sento stretta in questa qualifica. Progetto contenuti, argomenti, tassonomie ma anche pagine con tutti i loro elementi (title, description, url) che possano incuriosire, interessare e coinvolgere le community dei lettori tenendo conto del search intent attraverso i dati a mia disposizione. Quindi posso dire che sono consulente di digital marketing?
Età (puoi tranquillamente bluffare o omettere)
Facciamo che dopo l’intervista provi a indovinarla?
Film preferito
In realtà è più di uno e oscillo tra la commedia all’italiana, i Bmovie (adoro Lino Banfi, Edwige Fennech, Alvaro Vitali, Nadia Cassini, ecc. ecc.) la saga di Fracchia/Fantozzi e gli indipendenti o i documentari.
Ma nel cuore ha un posto speciale “Matrimonio all’italiana” con Sophia Loren e Marcello Mastroianni che interpretano, con la regia di Vittorio De Sica, una delle commedie di Eduardo: Filumena Marturano.
Un film che invece rivedo sempre con lo stupore della prima volta è “La prima notte di quiete” con uno strepitoso Alain Delon.
Serie TV preferita
Anche qui vince la curiosità e mi piace esplorare tutte le proposte. Qualcuna l’ho abbandonata prima della conclusione perché mi annoiava. Detto ciò, amo MadMen, Mrs. Maisel e Suits.
Canzone/album/artista preferito
Adoro Gino Vannelli perché è avanti anni luce anche se non sempre gli è stato riconosciuto. In genere ascolto tutta la black music, dal soul all’hip-hop dove pesco senza ritegno.
Cosa reputi veramente importante nella tua vita?
Al netto degli affetti, per me è importantissima la mia attività di volontaria Caritas.
Ora veniamo al lavoro
Che lavoro fai?
Domanda da 1 milione di dollari. Per formazione accademica sono orientalista, per professione sono giornalista professionista, per curiosità lavoro con le parole nel digital marketing.
Qual è stato il tuo percorso?
Ho iniziato con la classica gavetta nella redazione cronaca de il Mattino di Napoli. Poi sono diventata praticante in un’altra testata e infine ho sostenuto l’esame di Stato per iscrivermi all’albo dei giornalisti professionisti.
Ma ho anche coltivato lo studio delle lingue antiche come il sanscrito o il cinese classico e dell’Estetica attraverso la lettura del manuale di teatro indiano antico su cui ci ho scritto la tesi. Pensavo di diventare giornalista della carta stampata. Poi la scoperta del digitale e della grande libertà di espressione, condivisione e pubblicazione. Complice anche l’esperienza lavorativa con l’Orientale attraverso la scoperta della linguistica computazionale.
Come sei arrivata a fare questo mestiere?
Ah! Per una strana casualità. Era il 1998 quando su una bancarella comprai il manuale di J.P.Landow: “Ipertesto”. Lo conservo gelosamente, anche se all’inizio non riuscì a capirlo del tutto. Qualche tempo dopo in libreria scoprii il manuale di Html5. Iniziai a leggerlo e poi proseguii con la scoperta di Photoshop e Flash: hai presente la storia delle ciliegie, che una tira l’altra?
Il primo progetto fu un sito con Netscape. Comunque, la cosa che mi sedusse immediatamente fu la possibilità di scrivere in autonomia e dialogare con i lettori.
Da quanti anni lo fai?
Fai un po’ tu i conti: ho iniziato nel digitale nel 1998 esplorando i primi CMS come Mambo, o LMS come Spaghetti brain che volevo usare per erogare corsi all’Università, di cui ero uno dei coordinatori didattici per l’area Sud-Est Asiatico. Con mambo costruì uno dei primi e-commerce per un negozio di abbigliamento e un giornale per un’azienda agroalimentare con una strategia marketing basata su newsletter. Forse era il 2003.
Per chi lavori?
Attualmente sono in Hearst Magazine. Ma non si escludono clamorosi colpi di scena!
Hai un settore che ti piace particolarmente?
Informazione…tutta, poi ambiente e diritti umani.
Quali sono le caratteristiche che deve avere chi vuole fare il tuo mestiere?
Molta curiosità e soprattutto tanta determinazione per non smettere di cercare le risposte.
Hai mai pensato di lasciare tutto ed aprire un chiringuito come il milanese imbruttito?
Semmai apro una bottega di pastori a San Gregorio Armeno!
Raccontaci quella volta che hai sbagliato tutto
Erano i primi anni a Ecoblog e incappai nella notizia dei cellulari che a causa delle onde elettromagnetiche facevano scoppiare i pop corn. Non fui abbastanza incisiva nello spiegare bene perché era una bufala (era una pubblicità virale, in realtà) e lasciai intendere che potesse essere vera. Mi beccai una shitstorm di tutto rispetto, centinaia di commenti all’articolo che mi insultavano.
Raccontaci quella volte che, invece, tutto è filato liscio
Coordinavo una sessantina di moderatori per La Gazzetta dello Sport e poi anche per Splinder. Arrivavano decine di ingiunzioni da parte dei giudici per la richiesta di oscuramento di contenuti e commenti a seguito di denunce per diffamazione. Mai un casino (vedi che la vita è strana?).
Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro
Avere una visione completa e essere sempre responsabile e consapevole del dove mi trovo e dove voglio andare (a parare). La comunicazione è comunque alla base di ogni progetto.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Dedico ogni istante libero all’attività di volontariato in Caritas in sede e anche da remoto grazie alla Caritas Ambrosiana.
Ci consiglieresti 3 libri da leggere assolutamente per il tuo lavoro
- Il già citato Landow, perché l’ipertesto è la base da conoscere per chi lavora nel digitale e non darei per scontato che sia realmente conosciuto nelle sue potenzialità;
- Steve Krug per l’usabilità
- Il saggio filosofico di Pavel Florenskij, “Le porte regali” perché analizza le prospettive delle icone sacre. Apre una strada fondamentale per l’analisi dell’immagine attraverso punti di vista diversi. Mi ha ispirato molto sul come affrontare un testo tenendo conto delle diverse verità.
E 3 libri, invece, che non riguardano il lavoro?
- In genere tutti i libri di J.Grisham anche se adoro “Il cliente” perché ha un ritmo incessante e asciutto: per me è relax puro;
- Il Daodejing di Lao-Tzu perché connette con la dimensione spirituale. Non sono taoista ma è una delle filosofie che mi ha maggiormente intrigata
- “Sentieri interrotti” di Martin Heidegger perché in realtà non ci sono mai sentieri interrotti per chi sa cosa cercare.
Consigliaci 2 tool essenziali per il tuo mestiere
Se lavori su Google necessariamente Google Search Console e Google Analitycs. In genere, tutti i tool che analizzano le metriche.
Secondo te, come si evolverà il tuo mestiere nei prossimi 5 anni?
Aspetta che lucido la sfera di vetro…dunque…vedo…vedo…sempre più umanologi, ossia persone (professionisti è riduttivo) che provengono da una formazione umanista+stem. Filosofia e matematica vanno a braccetto, ma sono sicura che lo sapevi già.
Cosa ti auguri per il prossimo anno?
Maggiore consapevolezza per tutti
L’ultima domanda fattela tu! Come Marzullo fatti una domanda e datti una risposta (se vuoi)
Marina ma cosa vorresti fare da grande?
Sai che il mondo è pieno di cose bellissime e bruttissime da scoprire? In realtà non ho ancora deciso, ma voglio saperne sempre di più.
Avrete capito che Marina è una grande ventenne che ha una formazione infinita e non smette mai di stupire.
Cosa ci portiamo a casa da questa intervista?
- Per fare questo mestiere bisogna avere una visione completa e essere sempre responsabile e consapevole del dove mi trovo e dove voglio andare
- É necessario avere molta curiosità e soprattutto tanta determinazione per non smettere di cercare le risposte.
- La curiosità di Marina è sconfinata e non smette mai di scoprire cose nuove
Ringraziamo Marina per averci fatto conoscere un po’ di più la sua persona ed il suo mondo e vi consiglio di seguirla su Linkedin https://www.linkedin.com/in/marinaperotta/