Intervista: Ilaria Fecondo – User Experience Researcher e Design Strategist in Subito

Ilaria è stata una scoperta del 2022. Nomade Digitale ed esperta di User Experience.

Nel 2020, in pieno lockdown, per “gioco” ha aperto un questionario online a cui hanno risposto oltre 700 persone (fonte). Magari nella prossima intervista ci facciamo raccontare cosa è venuto fuori sulle abitudini degli italiani.

Buona lettura

Nome e Cognome (presentati brevemente)

Ilaria Fecondo, nata e cresciuta a Salerno. Ho terminato gli studi a Milano e sono rimasta lì per lavorare. Ho trascorso il 2021 da nomade digitale, viaggiando in Italia e in Spagna. Per il nuovo anno ho scelto Bologna come base, ma spero di poter continuare a muovermi. Amo molto lavorare nei posti davanti al mare.

Età (puoi tranquillamente bluffare o omettere)

29 anni, percepiti 25

Film preferito

Moonrise Kingdom di Wes Anderson per la tenerezza e i colori

Serie TV preferita

Indecisa tra Lost e This is Us

Canzone/album/artista preferito

Francesco De Gregori, Amore nel pomeriggio. E Tutta la musica italiana, tutto ciò che è passato sul palco di Sanremo (sì, sono una fan di Sanremo)

Cosa reputi veramente importante nella tua vita?

Rubo un verso al mio poeta del cuore, Franco Arminio:  “molte albe, molte gentilezze, festeggiare molto spesso la luce, poco avere, scarsi indugi, minare il rancore, farlo saltare, meglio il silenzio, la carezza, il fiore…”


Ora veniamo al lavoro

Che lavoro fai?

Sono User Experience Researcher e Design Strategist in Subito

Qual è stato il tuo percorso? Come sei arrivata a fare questo mestiere?

Ho studiato comunicazione e Digital Marketing, volevo fare la social media manager ma poi ho scoperto il mondo del Service Design e della UX lavorando in una società di consulenza e ho capito che era la mia strada. Ho studiato e continuo a fare corsi per ampliare la mia conoscenza e aggiungere pezzi nuovi al mio mestiere.

Da quanti anni lo fai?

Circa 6 anni

Per chi lavori? Hai un settore che ti piace particolarmente?

Lavoro per Subito. Sono molto felice di lavorare per un brand che aiuta il pianeta favorendo la second hand economy.

Quali sono le caratteristiche che deve avere chi vuole fare il tuo mestiere?

Saper ascoltare, avere pazienza e curiosità. Osservare tutto come se fosse un grande mistero da risolvere. Bisogna avere voglia di sperimentare, mettersi in gioco, eliminare qualsiasi preconcetto e pregiudizio. Ogni giorno è diverso dal precedente, ogni utente con cui entri in contatto è un pozzo pieno di conoscenza e ricchezza. 

Hai mai pensato di lasciare tutto ed aprire un chiringuito come il milanese imbruttito?

Prima della pandemia ci pensavo ogni giorno. Da quando ho iniziato a lavorare in smartworking ho ritrovato il mio equilibrio e il mio benessere mentale. Gestisco meglio la mia giornata, ho più tempo da dedicare ai miei interessi dopo le ore lavorative e mi sento molto più completa di prima.  

Raccontaci quella volta in cui hai sbagliato tutto

L’errore che mi capita più spesso di commettere è di non riuscire a raccontare bene agli altri quello che scopro incontrando gli utenti. Il mio contributo ha senso se qualcuno poi lavora sugli insight che riporto: non è sempre semplice far circolare in modo completo e chiaro le informazioni, non è facile saperle valorizzare, renderle fruibili da chiunque possa averne bisogno in azienda. 

Raccontaci quella volta che, invece, tutto è filato liscio

Un bellissimo focus group con tante persone provenienti da tutta Italia, che ho condotto da Maspalomas con la scrivania vista oceano. Sono emerse tante idee nuove e innovative per Subito, ci siamo divertiti e appena ho chiuso sono andata in spiaggia.

Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro

L’incontro con le persone, l’interpretazione dei loro bisogni e desideri, la trasmissione delle informazioni raccolte ai colleghi. C’è tanta collaborazione con designer, sviluppatori, product manager, e persone di business: se tutti i contributi si incastrano, si riescono davvero a progettare esperienze utili e di valore per le persone. A chi si sta approcciando a questo mondo, consiglio di crearsi sicuramente una base di conoscenza sul mondo della user experience e di informarsi sulle metodologie chiave della ricerca, rimanendo costantemente aggiornato su nuovi metodi e strumenti che si possono utilizzare.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Ascoltare musica, cantare, organizzare cene in casa con gli amici, passeggiare, bere vino, provare tutti i locali della zona.

Ci consiglieresti 3 libri da leggere assolutamente per il tuo lavoro

E 3 libri, invece, che non riguardano il lavoro?

Consigliaci 2 tool essenziali per il tuo mestiere

  • Miro: utilizzabile in diverse circostante e per diversi obiettivi. Credo sia uno strumento essenziale soprattutto per chi lavora da remoto, per semplificare e agevolare le sessioni collaborative ma anche per organizzare i propri ragionamenti, ultimamente lo utilizzo anche per fare delle presentazioni.
  • Userfeel e Maze: sono ottimi strumenti per user test non moderati.

Secondo te, come si evolverà il tuo mestiere nei prossimi 5 anni?

Due anni fa mi trovavo a riempire le pareti di post-it, oggi ragiono su una board digitale… Non so cosa succederà tra 5 anni. Credo che cambieranno gli strumenti, ma l’incontro con le persone fisico o digitale sarà sempre la chiave per progettare esperienze di successo.

Cosa ti auguri per il prossimo anno?

La pace nel mondo e la fine della pandemia sopra ogni cosa. Mi auguro di poter crescere in ambito professionale, arricchendo il mio bagaglio con nuove skill. Spero diventi sempre più centrale per le aziende di prodotto (e non solo) investire sull’ascolto delle persone. 

L’ultima domanda fattela tu! Come Marzullo fatti una domanda e datti una risposta (se vuoi)

Se il mio lavoro fosse una carta dei tarocchi?

Probabilmente sarebbe L’Alchimista,  è una carta che determina un avvenimento che si manifesta in tempi brevi. L’Alchimista come lo UX Researcher agisce come una scintilla, dà l’impulso iniziale per far succedere le cose.

Ilaria è sicuramente una persona interessante che ama il suo lavoro.

Cosa ci portiamo a casa da questa intervista:

  • Per fare questo mestiere bisogna saper ascoltare, avere pazienza e curiosità. Osservare tutto come se fosse un grande mistero da risolvere. Ogni giorno è diverso dal precedente, ogni utente con cui entri in contatto è un pozzo pieno di conoscenza e ricchezza. 
  • Quando si danno degli insight è fondamentale saper dare le giuste indicazioni in modo che chi deve intervenire abbia le giuste informazioni. Questo non è sempre semplice da fare.
  • A chi si sta approcciando a questo mondo, Ilaria, consiglia di crearsi una base di conoscenza sul mondo della user experience e di informarsi sulle metodologie chiave della ricerca, rimanendo costantemente aggiornato su nuovi metodi e strumenti che si possono utilizzare.

Ilaria condivide contenuti sempre interessanti e coinvolgenti., vi consiglio di seguirla su linkedin https://www.linkedin.com/in/ilaria-fecondo/