Intervista: Alessio Pomaro – Head of SEO di site By site

Alessio è un professionista stimato che porta nei suoi speech un punto di vista sempre interessante e mai banale. In apertura vogli suggerirvi di seguire il suo blog https://www.alessiopomaro.it/ perché è una fonte di notizie irrinunciabile.

Scopriamolo assieme.

Nome e Cognome (presentati brevemente)

Alessio Pomaro, mi occupo di SEO e di Conversational AI. Runner, marito, padre, developer, ex bassista, ingegnere.. dottor Jekyll e mr. Hyde. 

Età (puoi tranquillamente bluffare o omettere)

Se guardo un documento, 40 anni, ma ti direi 28 

Film preferito

Domanda difficilissima. Se proprio ne devo scegliere uno, direi Matrix. L’ho visto più di 20 volte, e credo ancora che l’idea sia ineguagliabile.

Serie TV preferita

LOST, da anni stabile al primo posto della mia classifica personale. Subito dopo, Battlestar Galactica. Non credo che queste due potranno spostarsi facilmente.

Canzone/album/artista preferito

Qui andiamo in difficoltà estrema. Sono “musicalmente difficile“, lo ammetto. Watch Over You / Blackbird / Alter Bridge

Gli Alter Bridge rappresentano la ricetta che equilibra benissimo i miei ingredienti preferiti in musica. Se posso, lascio un’ultima perla

Cosa reputi veramente importante nella tua vita?

La passione accesa. In ogni ambito. 

Ora veniamo al lavoro

Che lavoro fai?

Attualmente sono l’Head of SEO di site By site S.p.A., e gestisco Voice Branding, un progetto innovativo (spin-off di site By site) dedicato alla Voice Technology e alla Conversational AI. Quindi mi occupo di SEO e di Conversation Design, anche se oggi la maggior parte del mio tempo è dedicata al management dei team.

Qual è stato il tuo percorso? Come sei arrivato a fare questo mestiere?

Dopo l’università (ingegneria informatica) ho fatto il full stack developer per diversi anni e in diverse agenzie. Nel 2007 realizzai il mio primo blog sulla crescita personale e scoprii la SEO, attraverso la quale, con diversi programmi di affiliazione iniziai a guadagnare cifre interessanti. Un giorno partecipai ad un corso in azienda orientato a dare le basi della SEO agli sviluppatori. L’argomento mi colpì e iniziai a studiarlo e ad approfondirlo usando tutte le risorse a disposizione online. Lo step successivo fu creare un mio blog personale dedicato alla SEO per testare sul campo le nozioni e fare esperienza su un dominio competitivo. Direi che il progetto andò bene. Tanto che l’agenzia in cui lavoravo decise di creare una unit dedicata alla SEO. Da quel momento, mi sono sempre occupato di SEO, mantenendo contatto e passione per il mondo dello sviluppo. Contemporaneamente, due anni fa, cercando nuovi strumenti per analizzare i testi attraverso l’intelligenza artificiale, ho scoperto il Natural Language Processing (NLP), e ho realizzato un progetto pilota di assistente vocale che riceveva una richiesta in linguaggio naturale, offrendo in risposta il miglior contenuto a disposizione in un sito web. L’idea, che ho portato anche al Search Marketing Connect, fece nascere l’interesse verso questi argomenti.. e poco dopo anche Voice Branding. 

Da quanti anni lo fai?

Lavoro nel mondo del web da 18 anni circa, dei quali la metà in ambito SEO.Da circa 3 anni, invece, mi occupo di conversation design. 

Per chi lavori? Hai un settore che ti piace particolarmente?

Da circa 4 anni lavoro in site By site S.p.A., un’agenzia marketing e comunicazione specializzata nella realizzazione di progetti omnicanale di innovazione strategica, e che ha come obiettivo quello di supportare i brand nel definire ed intraprendere un percorso di trasformazione digitale.
Relativamente ai settori.. mi piace pensare che “ogni obiettivo da raggiungere ha il suo fascino“. Alla luce di questo pensiero, è interessante esplorare i settori più disparati. 

Quali sono le caratteristiche che deve avere chi vuole fare il tuo mestiere?

Se diamo per scontate le hard skill, che sono abbastanza semplici da definire, io cerco passione e quello che definisco “grip”, ovvero la fame di crescere, di sperimentare sul campo e di imparare continuamente.
Il mio team ha queste caratteristiche, e per questo mi sento davvero fortunato.

Hai mai pensato di lasciare tutto ed aprire un chiringuito come il milanese imbruttito?

Scherzando lo dico spesso. 
Poi però si innesca una nuova sfida e capisco che è quello che mi piace fare.

Raccontaci quella volta che hai sbagliato tutto

Ho sbagliato a pensare che le idee fossero l’elemento determinante del successo. Non è così. Una persona che stimo moltissimo un giorno mi disse: il successo è fatto per il 20% di una buona idea e per l’80% di execution“. Ho ancora la cicatrice visibile, ma sono quelle che servono.

Raccontaci quella volta che, invece, tutto è filato liscio

La domanda mi fa andare con il pensiero al primo evento importante al quale ho partecipato come relatore. L’emozione è stata fortissima, in sala c’era tanta gente, i miei colleghi e parte del mio team. In queste occasioni tendo a prepararmi in maniera rigorosa, e in quell’evento non fu un’eccezione. Tutto è filato liscio, anzi andò benissimo, e da quel momento iniziò un amore per questi momenti. In realtà, ogni volta che partecipo ad eventi o tengo lezioni rivivo quell’emozione, ma credo di riuscire ad incanalarla meglio.

Quali sono gli aspetti più importanti del tuo lavoro

In parte ho già risposto quando ti ho raccontato le caratteristiche di chi vuole fare questo lavoro. 
Relativamente alla gestione dei team, ritengo che l’ascolto, il dialogo, la fiducia, l’attenzione verso le persone, siano gli aspetti più importanti, ma anche più interessanti da studiare e sviluppare. Molte delle mie letture riguardano proprio questi argomenti.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

  • Famiglia. Ho due piccole pesti che apparentemente mi fanno impazzire, ma in realtà.. è verissimo, mi fanno impazzire 
  • Running. Questo lo metterei nel “tempo liberato”, perché “libero” è un parolone. Quindi, di norma, mi alzo alle 5 per una bella corsetta prima che il mondo si svegli.
  • Lab – Nel tempo libero che rimane dopo i punti precedenti, e in quello che libero di notte, leggo, studio, sperimento, programmo, parlo con l’AI, insomma apro il mio laboratorio. Uso la scrittura (blog, social, ecc.) per “fissare” i risultati e ciò che apprendo.

Ci consiglieresti 3 libri da leggere assolutamente per il tuo lavoro

E 3 libri, invece, che non riguardano il lavoro?

Consigliaci 2 tool essenziali per il tuo mestiere

Il buon senso e la SERP. Scherzi a parte (ma non troppo), direi Search Console e Screaming Frog.

Secondo te, come si evolverà il tuo mestiere nei prossimi 5 anni?

Considerando l’accelerazione tecnologica che stiamo vivendo, che dal mio punto di vista è impressionante e senza precedenti, parlare di 5 anni, ma anche di uno, corrisponde a dei “salti di ere geologiche“. Questo rende sempre più difficoltoso ragionare sul futuro. 
Tuttavia, credo che:

  • gli algoritmi entreranno in scena in maniera sempre più importante, riducendo il lavoro di micro-ottimizzazione e lasciando più spazio agli aspetti strategici e legati alla qualità e alla struttura dell’informazione;
  • le prestazioni e l’esperienza dell’utente saranno sempre più determinanti;
  • l’analisi dei dati diventerà sempre più importante, ma contemporaneamente sempre più complessa.

Il nostro lavoro dovrà abbracciare questi cambiamenti, adeguando le competenze. Sarà necessario sviluppare una maggior visione d’insieme sui progetti, la capacità di far crescere i team, e di comunicare in maniera adeguata.

Cosa ti auguri per il prossimo anno?

Di stare bene e di essere migliore. In tutti gli ambiti.

L’ultima domanda fattela tu! Come Marzullo fatti una domanda e datti una risposta (se vuoi)

Cosa consiglieresti a un giovane che vuole diventare un bravo SEO? Gli consiglierei di studiare tanto e (fondamentale) di sperimentare su un progetto personale. È l’esperienza più arricchente che si possa avere. Non basta leggere tutti i blog SEO e quello che dice John Mueller (o chi per lui): è necessario sporcarsi le mani e mettere in pratica. 

Come detto in apertura, Alessio è sicuramente un punto di riferimento. Grande divulgatore e sempre disponibile al confronto. Ho avuto il piacere di scambiarci due parole al Search Marketing Connect 2021 dove ha portato un intervento che mi ha spinto a rimettermi a programmare.

Cosa ci portiamo a casa da questa intervista:

  • Il successo è fatto per il 20% di una buona idea e per l’80% di execution
  • Ogni obiettivo da raggiungere ha il suo fascino, alla luce di questo pensiero, è interessante esplorare i settori più disparati. 
  • Ad un giovane che vuole approcciarsi a questo mondo, il consiglio migliore è quello di studiare ed aprire un proprio progetto personale su cui sperimentare.

Ci sarebbero moltissime cose da aggiungere ma il format prevede solo tre punti e quindi fermiamoci qui.

Non mi resta che consigliarvi di seguirlo sui suoi canali